lunedì 8 ottobre 2012

Il derby del Brindisi

Monopoli senza timori, Brindisi sciolto e fluido, buoni ritmi. Il derby, intenso e niente affatto teso, si presenta bene. La gente di Francioso, ispirata, imbastisce una manovra a tratti davvero convincente e trova, anche abbastanza presto, il varco giusto: inutilmente, perchè il direttore di gara invalida. Ma la formazione di De Luca, superata la decina di minuti di imborghesimento, risponde con la personalità che lo sorregge. La partita continua a poggiarsi su una densità che piace. La ripresa, tuttavia, scrive la storia dei novanta minuti. Il Monopoli cerca persino di forzare il destino del match: dentro Ventura, punta di peso, e retrocessione di Strambelli in mediana: le buone intenzioni ci sono. Ma, nonostante il gioco si sporchi un poco, il Brindisi fa valere la qualità e la migliore condizione dei suoi singoli. L'argentino Villa (giocatore completo: attacca gli spazi, sgomita, conclude, dialoga, difende la palla, va a cercarsi il pallone) sbriga il lavoro grosso e Albano conclude: due volte, quelle giuste. Lanzillotta e soci, gradualmente, perdono l'aderenza alla realtà della contesa, sfarinandosi e piegandosi alle esitazioni individuali. I padroni di casa si permettono così di gestire, sino alla chiusura dei gioco, spazi e ripartenze. E candidandosi, adesso per davvero, ad un ruolo importante all'interno del campionato. Questa squadra, se continua a far scorrere la palla, può dichiararsi ufficialmente.