domenica 21 ottobre 2012

Taranto, convalescenza lunga

Convalescenza lunga: il Taranto, esteticamente e praticamente, non è ancora quello che vorrebbe essere o diventare. La sua manovra è ancora lontana dalla brillantezza, dall'autorevolezza e dalla risolutezza. E l'arrendevolezza è un tumore maligno che si propaga subdolamente. A Potenza, nell'anticipo del sabato, va discretamente nel primo tempo (poca sofferenza, un paio di occasioni fallite) E malissimo dopo l'intervallo (la difesa si allarga e cede due volte, nel giro di pochissimi minuti, scrivendo il verdetto con mezz'ora di anticipo). Il lavoro paziente e serio del nuovo coach Pettinicchio, erede di un organico incompleto e scalfito dalle prime difficoltà della stagione, che pure cominciava a solidificare qualche concetto fondamentale, si perde nel grigiore di una ripresa in cui la squadra, fragile e debole, si abissa nel buio. Il Taranto che approccia la gara subisce oggettivamente poco, professando concretezza e badando prima al presidio della propria incolumità e poi al resto. Che, tante volte, sottintende una lievitazione della tenuta collettiva. Passi piccoli verso un futuro migliore: mettiamola così. La formazione jonica cerca innanzi tutto la propria identità. E prova a darsi un tono, un'impronta, un assetto più credibile con quello che possiede. Prima, cioè, che la riapertura delle liste di trasferimento possa concedere qualche indicazione interessante. E mentre Massimo Fumai, il rinforzo di ottobre, sembra essersi calato in fretta nel cuore del problema. Ma quello che accade dopo cancella ogni progresso: ingigantendo, piuttosto, i difetti, le crepe, gli assilli, i timori. Cala l'intensità, che tributa all'avversario spazi e agilità. E ai lucani bastano un paio di accelerazioni per chiudere il conto. Quindi, in serata, la società detta in comunicato stampa la propria delusione, accarezzando il trainer e infierendo sulla truppa. Sembra addirittura una dichiarazione d'intenti. La convalescenza, sì, è lunga. Ma non è detto che lo sia anche la storia calcistica tra i due Mari di molti altri. Stanno arrivando le prime sentenze: e l'atmosfera è densa di bassa pressione.