giovedì 4 ottobre 2012

E il Taranto sceglie Pettinicchio

Non più Maiuri, ma Giacomo Pettinicchio. Il Taranto, alla fine, trova il nuovo nocchiero: quello che sostituisce l'esautorato Napoli. Il primo sembra poco convinto della nuova destinazione. O, comunque, non abbastanza. E, davanti al traguardo, si defila. Per questioni di organico, forse. O per il mancato coinvolgimento di un collaboratore fidato, da cui non intende separarsi. Anche se qualche equilibrio interno non ancora delineato potrebbe aver sovvertito l'ordine della priorità: è un'ipotesi, ovviamente. Invece, Pettinicchio avrebbe accettato senza particolari condizioni. Anche il suo nome, però, fa parte di quel ventaglio di alternative scartato ad inizio campionato. Dunque, l'emarginamento di Pieroni è confermato. Anzi, sigillato dalla parole del presidente Zelatore («E' una nostra scelta»). Punto. Comincia una nuova gestione. Che non potrà, lo ripetiamo, divincolarsi dall'esigenza di fare chiarezza, dentro il gruppo di comando. Mentre, attorno, gli appetiti si rianimano: la speranza, tante volte, è più forte della realtà. Sbagliato, però: questa squadra, che andrà puntellata, deve pensare a conseguire l'obiettivo minimo, per il momento. Fa male pensarlo, ma è così. Anche per questo, non è facile il compito del nuovo trainer. Che merita il supporto incondizionato dell'ambiente tutto. Ne avrà bisogno: e come.