venerdì 14 dicembre 2012

Meno sei: e Il Bisceglie ci crede ancora

Punto primo: il Bisceglie, da un po', sembra essersi dotato di una certa regolarità. Che, poi, assicura quella credibilità al di fuori e al di dentro del gruppo: utilissima, quando la società e la squadra continuano a confidare nel domani e a puntare al podio più alto. Anche se la vetta del girone appulocampano di quinta serie è già lontana sei punti. E anche se il leader del campionato si chiama Ischia, cioè una formazione di livello superiore a chiunque e che, anche nelle giornate peggiori, costruisce sempre un numero ragguardavole di occasoni da gol. Alcune delle quali, per la legge dei grandi numeri, si concretizzano fatalmente. Sperare, però, è lecito, finchè la matematica lo consente. E finchè, soprattutto, il Bisceglie riesce a coniugare con profitto le virtù tecniche di parecchi suoi esecutori. A Matera, peraltro, di fronte alla terza forza del torneo, la formazione di Ragno reagisce bene allo svantaggio, disegnandosi una seconda frazione di gioco convincente che prelude al pareggio. Pareggio che, tuttavia, non verrà omologato, per una disattenzione della segreteria del club lucano: il nuovo acquisto De Vezze avrebbe dovuto scontare una squalifica non consumata e, invece, subentra a match in corso. La giustizia sportiva, con calma, offrirà al club stellato altri due punti (per questo parliamo di sei lunghezze di disavanzo dalla capolista: che, altrimenti, sarebbero otto). A proposito, sono proprio i numeri a tenere il Bisceglie sulla scia di Ischia e Gladiator: due sole sconfitte, a fronte di nove successi e quattro pareggi. E trentuno reti realizzate (terzo reparto avanzato dell'intero lotto), a fronte delle quattordici (ma diventeranno tredici, dopo l'intervento del giudice) incassate. Ovviamente, però, qualsiasi passo falso può diventare fatale, già a metà del percorso. E la truppa gestita da un tecnico minacciato più volte dagli eventi dovrà abituarsi a convivere con questa nuova pressione. Del resto, mantenere il ritmo altrui sta diventando faticoso: anche perchè, fuori casa, il Bisceglie non è stato sempre irreprensibile. O, meglio, sempre fortemente ostinato nel recuperare il risultato. Che, da ora in poi, è l'unico dato che conta: senza se e senza ma. E anche l'unico argomento a disposizone per non doversi accontentare, prima del tempo, dei semplici playoff, una storia a parte dai contorni ancora sfumati. Dove non esistono certezze, ma solo supposizioni.