sabato 12 luglio 2008

Fasano, la vittoria del tifo. E di Di Bari

Anche (persino, diremmo) il Fasano può ripartire. Scrollandosi le fatiche, le ruggini e le incertezze di giugno. Adesso, c'è un nuovo presidente: ufficializzato. C'è un nuovo organigramma societario. C'è anche un nuovo tecnico, Enzo Maiuri, milanese adottato dalla Puglia. E, infine, c'è la figura antica di leo Vinci, direttore sportivo ripescato in luogo di D'Amico, opertaore di mercato già designato e castigato dalla polemica piccante che ha recentemente coinvolto i nomi di Pisano e Rufini, uomini-squadra licenziati e poi riacquisiti sotto la spinta della volontà popolare. Proprio così: questa volta, ha vinto la piazza, che aveva criticato ferocemente D'Amico: uno che era e resta - vale chiarirlo - dirigente attento. E ha vinto anche Lello Di Bari, che di Rufini e Pisano aveva ereditato la difesa. Di Bari, sindaco e presidente uscente: ma. evidentemente, ancora depositario di appeal e di un potere contrattuale niente male. Potere amplificato, in prospettiva futura: anche e soprattutto dagli sviluppi di quella che, per la gente che tifa Fasano, è una battaglia vinta.