martedì 15 luglio 2008

Foggia, quando il passato è pericoloso

Il Foggia giovane di Novelli insegue una sua dimensione, un'identità propria. Covando l'intenzione di ritagliarsi un ruolo da outsider. Con il buon umore di chi è convinto della bontà delle proprie idee. Il prossimo campionato di C1 si presenta difficile come sempre, ma l'ambiente non sembra preoccuparsene eccessivamente. E le ambizioni resistono al restringimento delle potenzialità economiche. O, almeno, dei preventivi di gestione tracciati dal club. Dunque, c'è fermento autentico, malgrado le premesse: meglio così. Anzi, sempre più spesso vengono scomodati il nome e il ricordo di Zeman e del suo collettivo frizzante e vincente. Che costituiscono un precedente intrigante e anche piuttosto ingombrante. Il paragone (tra la squadra che fu e quella che verrà) sarà anche mediaticamente goloso, nonchè stimolante per la gente di Novelli e per la piazza tutta. Però, allo stesso tempo, rischia di diventare anche pericoloso, perchè il ricordo potrebbe ingabbiare, condizionare, fuorviare. Forzare la storia non conviene. E dotarsi di troppe illusioni neppure. Vivere il presente, cercando di trarne il meglio, e viaggiare a fari spenti: questa è la strada. E la scaramanzia non c'entra: la squadra di Zeman è una pagina già sfogliata e questo campionato un capitolo nuovo. Novelli concorderà: l'euforia può disturbare, talvolta.