venerdì 11 luglio 2008

Lo svincolo indigeribile di Hernan Chiesa

Adrián Hernan Chiesa è un professionista argentino che, da tempo, ha scelto l'Italia. Dove ha trovato zolle per il suo talento di trequartista che vede la porta e anche ingaggi onorevoli: a Grottaglie, per la precisione. Chiesa, oggi, ha ventott'anni e i regolamenti federali gli consentono di potersi svincolare e di accasarsi altrove, dove ritiene più vantaggioso e opportuno prestare le proprie qualità. Il ragazzo, così, ha scelto Brindisi: piazza di maggior prestigio e di ambizioni più alte. Che, ovviamente, garantisce anche migliori introiti. Tutto normale, dunque. Evidentemente, però, il presidente del Grottaglie (Ciracì: a proposito, rientrato dopo un periodo breve di vacanza volontaria) non si è troppo rallegrato della scelta. Dettando ad un quotidiano locale più o meno così: «La partenza di Chiesa non ci dispiace: del resto, nell'ultimo torneo aveva offerto meno di quanto ci attendessimo. Dovevamo solo decidere se tenerlo ancora o cederlo». Comprendiamo una certa delusione. E l'esigenza di spiegare all'ambiente grottagliese quello che va spiegato raccontando solo la verità. Ma non raccogliamo: innanzi tutto perchè Chiesa, al Grottaglie, ha sempre dato abbastanza. Cioè, quanto ci si attendeva: partita più, partita meno. Anche ultimamente. Esattamente, cioè, quello che pensa la tifoseria e, più in generale, l'opinione pubblica. Ed è quello che pensa, probabilmente, il club e anche Ciracì, indispettito e piccato per un affronto che affronto, in realtà, non è. Tanto da spendere parole che avrebbe potuto risparmiare: salvaguardando la forma. Lo avremmo preferito.