martedì 22 luglio 2008

Ora tocca al Brindisi

Tempo di ritiro. Domani comincia la nuova avventura del Brindisi. Quella che si condenserà in un campionato dove società e squadra non potranno nascondersi. Un campionato che non può non diventare importante. La famiglia Barretta, oggettivamente, ha allestitto un organico robusto. Sono rimasti gli stranieri e gli indigeni (Kettlun, Bahia, Corazzini, Fiore e altri ancora) che costituivano l’ossatura dell’organico. Sono arrivati puntelli di qualità (gli ultimi, in ordine di tempo, sono galetti, chiesa, Lorusso e Taurino). Sono stati aggregati under che garantiscono una serena amministrazione della stagione. Il collettivo possiede qualità e quantità. Ed è un collettivo di categoria superiore: con l’incalcolabile vantaggio di poggiarsi su diversi elementi che, ormai, conoscono bene la D. Traducendo, quest’anno è vietato sbagliare. E diciamo anche che i gestori del club, a questo punto, non accetteranno cattivi riscontri. Mai e poi mai. Coach Silva dispone di quanto serviva: adesso, toccherà a lui trovare schemi e soluzioni idonee, automatismi efficaci. Soprattutto a lui. E alla focosa piazza brindisina: che dovrà prevedere, comprendere e perdonare gli incidenti di percorso e, magari, qualche esitazione. Quelle, ci stanno sempre: tranquilli, arriveranno. L’antidoto migliore, allora, sarà intuire e amministrare il momento, abbattere gli istinti di disfattismo. Facilitare il cammino di una squadra che avvertirà pressioni infinite, sempre e comunque. La battaglia sta cominciando.