mercoledì 10 giugno 2009

Andria, la partita vera comicia adesso

Complimenti all’Andria. E qualificazione al Gela. Qualificazione sofferta, peraltro. Perché la squadra di Loconte, che deve vincere e basta, passa per prima, rischiando di modificare il corso della storia. Allora, i siciliani - sorpresi e colpiti - devono ricorrere velocemente al proprio quoziente di qualità e, soprattutto, alla propria organizzazione per riequilibrare lo score e riagganciare la finale playoff. Dove, probabilmente, Cavaliere e compagni non avrebbero sfigurato. Con questi argomenti, almeno. Complimenti all’Andria. Sinceri. In coda ad una certa sensazione di rammarico. E ad una certezza: la partita vera, quella più importante, per la sopravvivenza, si gioca adesso, in estate. Quando la società dovrà liberarsi di certi dubbi. E chiarirli alla gente. Quando il presidente Attimonelli e i suoi compagni di avventura dovranno confermare il proprio disagio e, eventualmente, formalizzare il proprio disimpegno, del resto già preannunciato. Oppure, rivedere i concetti spesi nei giorni appena passati. Ovvero, ricucire lo strappo con la tifoseria. Che, nella migliore delle ipotesi, dovrà però abbozzare un passo indietro. Venendo incontro ai gestori del calcio cittadino. Che avranno fallito qualche operazione, ma non l’obiettivo di partenza. E dietro dei quali, tuttavia, potrebbe non esserci nessuno. Tante volte, il poco garantito (poco?) è meglio del nulla che avanza: meglio pensarci.