giovedì 4 giugno 2009

Francavilla, prime separazioni

C’è aria di smobilitazione, attorno al Francavilla. La salvezza agile, conseguita con anticipo sufficientemente largo, sembra non incoraggiare l'inseguimento di orizzonti nuovi. Anzi, patron Distante si è rabbuiato. Ed è tornato a chiedere la partecipazone delle istituzioni e, magari, di nuovi soggetti interessati al progetto. Più o meno come dodici mesi addietro, all’indomani del torneo (vinto) di Eccellenza. E alle soglie del ritorno in serie D, celebrato con una programmazione asciutta, ma gratificante (permanenza con costi complessivamente contenuti). Un anno dopo, dunque, sembra non sia cambiato niente. Anzi, no: perché il direttore generale (Giuseppe Negro), il diesse (Mimmo Nocente) e l'allenatore (Mino Francioso) hanno già salutato, nonostante una stagione e mezza di assoluto pregio. Le previsioni di Distante (abbattimento suplettivo delle spese di gestione) non coincidono con le idee dei due (ex) dirigenti, sin qui abituatisi a rincorrere il traguardo con provvigioni più limitate, rispetto ai predecessori, ma poco disposi a soffrire e a rischiare ancora. Soprattutto Nocente, che a Francavilla risiede e che, troppo spesso, ha vissuto e fronteggiato le esigenze di una piazza ancora particolarmente legata al pallone. E, ovviamente, non coincidono neppure con quelle del trainer. Non tutto da rifare, allora: ma abbastanza. Anche se confidiamo ancora in Mino Distante: uno che s’imbroncia spesso, ma che solitamente non smarrisce del tutto la passione. E che, a lavori in corso, recupera l’entusiasmo. Magari, sarà così anche questa volta.