martedì 2 giugno 2009

E alla fine fiorisce l'Andria più bello

L’Andria intraprendente confezionato per i playoff costruisce e piace, ma non finalizza. Lo zero a zero, così, è particolarmente gradito al Gela, che – domenica prossima – potrà disporre del conforto del proprio terreno di gioco e del miglior piazzamento ottenuto in campionato. L’undici disegnato da Loconte, però, impregna di sé la partita, dignificando la sua partecipazione agli spareggi di fine stagione. Ma tant’è: e poi non è mai tardi per lievitare. Anzi, raggiungere la condizione più rassicurante proprio adesso è addirittura preferibile. Malgrado il gruppo intero sappia a che tipo di match (il prossimo) va incontro. Un match che, tuttavia, non assegna all’Andria il ruolo di favorito e che, dunque, riversa su Cazzarò e soci una pressione contenibile. Più difficile, invece, è confinare l’amarezza di fondo, che si miscela ad un pizzico di rabbia. Perché la versione più bella di questa squadra riscatta, ma non cancella certi momenti un po’ opachi: gli stessi che hanno attraversato il discontinuo cammino di un collettivo che avrebbe potuto digrignare i denti molto meno e affacciarsi all’appendice del torneo molto prima. Occupando, magari, un podio più confortante. Quel che è stato, però, è stato. E quel che sarà non lo conosciamo ancora. L’Andria, comunque, in questo rush finale può solo guadagnarci. E se il suo calcio è quello appena visto, nel mare delle incognite dei playoff c’è ancora una possibilità per chi si è svegliato tardi.