lunedì 24 agosto 2009

Bari, partenza speciale. E niente di più

E adesso diranno (bene) del Bari. Del pareggio pregiato di San Siro, casa dell’Inter, delle virtù del contropiede della formazione allestita da Ventura e della sua prestazione densa e intrisa di applicazione. Il tecnico adriatico, intanto, precisa con orgoglio: di fronte alla qualità della superpotenza d’Italia, spiccano le idee del collettivo. Rivendicando, evidentemente, la bontà del proprio lavoro. Mourinho, anzi, deve modificare per tre volte il modulo: accrescendo il valore della prova offerta da Kutuzov (in gol) e soci. E rivalutando le prime impressioni spese su una squadra, il Bari, che punta ad essere, prima ancora di apparire. E che, soprattutto, non sembrava soddisfare le esigenze della tifoseria. Ma il futuro non può essere completamente azzurro: bloccare l’Inter non significa poter resistere a chiunque, da qui in poi. La gente di Ventura, piuttosto, saprà che guadagnare stima e consensi contro i primi della classe, agli albori del campionato, è meno impensabile di quanto si possa credere. E che la salvezza si costruisce disciplinandosi nel tempo, aggredendo la concorrenza meno nobile, cioè le avversarie dirette. Calma, dunque. Volare, con solo novanta minuti nelle gambe, è vietato. Il tecnico genovese, persona di esperienza e buon senso, saprà ovviamente raffreddare gli ardori ritrovati. L’ambiente si accodi: non è successo nulla. Il Bari è partito felicemente: niente di più, niente di meno.