martedì 25 agosto 2009

Noicattaro, un punto perso

Sembra tutto scritto. Il match d'esordio sta scolpendo un pareggio che tiene conto di tutto: del caldo, delle asperità della preparazione precampionato, delle difficoltà di inizio percorso, dei cali di tensione e di una vera occasione per parte. Di una condizione fisica da migliorare e di novanta minuti solcati da pause e bagliori, su entrambi i fronti. Il punto, anzi, non corrode le ambizioni di nessuno e lascia vivere il Noicattaro e il Siracusa. E tutti sembrano appagati. Ma c’è il tempo per l’ultimo sussulto. Ci sono gli ultimi secondi, utili per costruire l’azione che cambia il senso della partita e il risultato. Benedetto Lorusso vede Capocchiano puntare la porta e lo sgambetta: penalty ineccepibile. La sconfitta si materializza a recupero inoltrato e schiaffeggia la squadra di Carella, talvolta istintiva, altre volte più costruttiva (tende a verticalizzare, cercando l’esperienza e il carisma di Giampaolo), in certi frangenti sfilacciata, in altri agonisticamente intensa, spesso intrappolata nel fuorigioco organizzato dal pacchetto di presidio ospite e, infine, stanca. Niente di strano, peraltro: i difetti di continuità, parte integrante del calcio d’agosto, si percepiscono netti. Ma, al di là del 4-3-3 di partenza o del 4-4-1-1 utilizzato a secondo tempo già avviato, il Noicattaro piange il punto che avrebbe dovuto guadagnare e il Siracusa se ne ritrova due in più. Il calcolo è semplice. Malgrado non possa nascondere la verità di fondo: le speranze nojane passano dalla condizione che dovrà arrivare, ma pure dalle energie nuove che gli ultimi giorni della campagna di rafforzamento vorranno regalare. Carella sottoscriverebbe per tre rinforzi, uno per reparto. Concordiamo: non guasterebbero.