mercoledì 14 ottobre 2009

Casarano, frattura profonda

Il Casarano pareggia a Grottaglie e l’animo della squadra un po’ si acquieta. Non che il punto, da solo, serva troppo a imbastire l’inseguimento alle prime della classe: perché, di fatto, l’obiettivo di partenza non è cambiato. O, almeno, se è cambiato, nessuno lo ha comunicato. Però, certe volte, anche un punto è utile a ricostruire il morale. Soprattutto in una piazza come quella salentina, dove il primo nemico è il profilo psicologico. Lo score del D’Amuri, tuttavia, sembra non acquietare eccessivamente la tifoseria. Che ha già contestato Bianchetti (dedicandogli uno striscione, proprio domenica, e invitandolo a tornare in Sicilia) e che, fa sapere, continuerà a farlo. Come a dire: la frattura è già profonda. E non sappiamo quanto produttiva. Se Bianchetti non deciderà di andarsene di propria iniziativa, dunque, il conflitto rischia di inasprirsi. O di costringere la famiglia De Masi a impugnare la decisione dll’esonero. Sempre che la proprietà del club non applichi i criteri della diplomazia, intervenendo e ricucendo il rapporto tra le parti. In realtà, pare di capire che il prossimo match, quello che il Casarano disputerà al Capozza di fronte all'attrezzatissimo e ambizioso Neapolis, sarà nuovamente decisivo. Per Bianchetti, almeno. E il punto raccolto a Grottaglie finisce per diventare sufficientemente anonimo. Insipido: come quasi tutti i pareggi. E pericoloso: forse anche perché la situazione comincia a sfuggire ai controllori.