sabato 31 ottobre 2009

L'Andria è rinsavita con Papagni

L’Andria, all’improvviso, è rinsavita. L’ultima esperienza di campionato conferma i progressi recenti. E il pari di Lanciano (due gol di svantaggio recuperati) pesa molto. Soprattutto perché la prestazione di carattere si accoda alla brillante affermazione ottenuta sette giorni prima sull’allora capolista Portogruaro. L’acclimatazione al campionato può dirsi completato: sette punti in tre partite, le ultime, sono un dato affidabile. Ma i segnali inequivocabili di lievitazione coincidono con l’arrivo sulla panca di Aldo Papagni, uomo quieto e tecnico guidato dal buon senso e dalla capacità di relazionarsi e interagire dialetticamente con la propria truppa e con l’ambiente che lo circonda. La bontà del suo operato è evidente. E oltrevalica i confini tattici. Il fatto, poi, non è assolurtamente casuale. Papagni riesce – puntualmente – a imporsi in piazze solitamente agitate: come quella di Andria (qui sta consumando la sua seconda felice gestione) o, per esempio, come quella di Taranto. L’applauso gli va riconosciuto sin d’ora: a prescindere dai risultati che saprà raccogliere a fine stagione.