mercoledì 16 febbraio 2011

Francavilla, un pari denso di paure

Prima della sosta, si consumano un po’ di calcoli. E si rischia qualche previsione: il rush finale partirà ufficialmente domenica ventisette febbraio. Alla ripresa del torneo, appunto. La serie D, intanto, sembra vivere di poche certezze. La prima: l’Arzanese non dispone di rivali seriamente credibili. E questo campionato può solo perderlo per demeriti propri. Ma scommettiamo sin d’ora che non succederà. La seconda, molto più dolorosa per il pallone di Puglia: l’Ostuni e il Francavilla sono più di là (l’Eccellenza) che di qua. La formazione appena affidata a Catalano si arena anche a Potenza, la nuova tana della Fortis Murgia. E a poco, complessivamente, serve il pareggio (e anche la prestazione sul campo, da non disprezzare) della formazione riconsegnata a Saponaro nel derby di Trani (Francavilla in vantaggio per due volte, raggiunto in inferiorità numerica). Esatto, Saponaro: perchè Angelo Carrano, immediatamente dopo la gara precedente, aveva rassegnato le dimissioni. Dichiarando chiusa (e con largo anticipo) la sua personale sfida. Sfida naufragata sotto i colpi della crisi economica (e, di conseguenza, tecnica) che sta travolgendo il club di Distante. E combattuta con armi inadeguate. Esaurito il fuoco dell’entusiasmo più genuino, ecco l’ineluttabilità dei limiti, la realtà occultata dalla sola speranza. Il vecchio mago si è guardato attorno, ha capito, si è convinto dell’inutilità degli sforzi. E ha salutato. Lasciando incarico e un’ultima parte di campionato da onorare. Operazione, è vero, riuscita a Trani, domenica. Anche se, sulla salvezza del Francavilla, sono in pochi (pochissimi) a crederci ancora, per davvero. Forse solo il quarto allenatore della stagione, Claudio Pirone, appena arrivato. E il gruppo, avvinghiato all’orgoglio. Gruppo che va gratificato, se non altro: dagli auguri e da un applauso. E che la sosta ne conservi intatto lo spirito.