sabato 21 gennaio 2012

Chi sa, adesso, parla. E il Bari trema

Cominciano a galleggiare le prime verità. La nuova puntata della grana calcioscommesse potrebbe spazzare molta più gente (e molti più club) di quella precedente. Perchè i protagonisti di una o più combine, adesso, parlano. Non tutti, ma qualcuno: quanto basta per allertare le procure e per preoccupare il movimento del pallone. Uno di questi è Andrea Masiello, un presente dedicato all'Atalanta e un passato (recente) nel Bari. Proprio quel Bari retrocesso con qualche mese di anticipo in serie B. Che, per esempio, a Palermo avrebbe trattato la propria sconfitta con un paio di gol di scarto. Senza riuscirci, peraltro: facendo saltare un over economicamente interessante. Ma che dovrebbe essere entrato nel vortice vizioso di altre contrattazioni: un particolare, peraltro, sùbito intuito da chi tifa. Come certe irruzioni nel corso degli allenamenti infrasettimali lascerebbero capire. Aspettiamo e vediamo: ma le premesse, da sole, sono scoraggianti. E l'esperienza di questi ultimi anni ci fanno pensare al peggio. Soprattutto perchè i nomi e i cognomi di presunti corrotti e corruttori lievitano, giorno dopo giorno. Destabilizzando l'ambiente e producendo, nell'immediato, il primo danno alla società di via Torrebella, ancora prima che qualsiasi sentenza possa esere inflitta. Perchè spiegare il caso all'opinione pubblica è arduo assai, ma convincere un eventuale compratore (sempre che esista o esista ancora) del titolo sportivo e del marchio Bari è, da oggi, praticamente impossibile.