domenica 29 gennaio 2012

Nardò, avanti piano. Con piena soddisfazione

Avanti piano. Pareggio dopo pareggio. Punto dopo punto. Non corre, il Nardò: ma si muove. Lentamente. Ma quanto basta per mantenersi, in classifica, su livelli di alta decenza. Lontano dalla zona che infastidisce. Anzi, molto di più: a ridosso della zona playoff. Che, sia chiaro, non è - da tempo, ormai - un obiettivo. Cambiato in corso d'opera. La formazione di Longo, piuttosto, guarda interessata ai quarantuno, quarantadue punti: che significano permanenza matematica (anche se, forse, ne serviranno di meno). Facendo i conti, mancano ancora sei, sette punti: con quasi mezzo campionato da giocare. La seconda (e giovane) versione del Nardò si accontenta e rosicchia terreno: senza abbagliare, ma senza neppure vacillare. Anche con il Casarano, nel derby del sabato, il pareggio viene salutato con simpatia: se non altro, perchè ancora una volta la gente granata è costretta a rincorrere il risultato, risolvendo la questione nella parte centrale del match. Segno evidente che, al di là dell'attuale cifra tecnica, questo collettivo possiede attributi, carattere, stimoli. Qualità, peraltro, per nulla smarrite, nonostante il travaso di metà stagione. Però, malgrado i problemi e le difficoltà incrociate sul percorso, va dato atto che il trainer ha saputo inculcare (o conservare) in questo gruppo anche un'identità precisa. La tifoseria, del resto, sta apprezzando gli sforzi di chi scende in campo. E la sostanza dell'apporto che piove dagli spalti è una gratificazione solida.