martedì 11 settembre 2012

Bari, concretezza e punti

Tre successi nei primi tre match sono tre indizi. Che fanno una prova: il Bari risponde agli input del campionato. S'inchina anche la Ternana, dopo il Cittadella e l'Ascoli. Due a zero, segna ancora Caputo, al secondo centro (il ragazzo c'è, è reattivo: e, probabilmente, i gradi di capitano potrebbero averlo responsabilizzato di più), e si vede la firma di Iunco, uno che alla squadra può assicurare un apporto sostanziale, cioè gol pesanti. La prestazione, al di là del risultato, è densa di concretezza, pragmatismo, intelligenza. La squadra, sussurra coach Torrente, comincia a somigliare a quella più vicina al suo ideale calcistico. L'espulsione di Bellomo, a match già indirizzato, stona: ma non disturba oltre il lecito. Disturba, piuttosto, la contestazione sofferta da Ghezzal, ultimo tassello del vecchio mosaico, irrimediabilmente legato ad oscuri ricordi Ma, assemblato così, questo organico sembra già mentalmente robusto per affrontare i pericoli della categoria: malgrado la prudenza imponga di attendere, per sbilanciarsi definitivamente. Intanto, la penalizzazione è abbattuta, polverizzata. Anzi, il Bari (quattro punti ufficiali, sui nove realmente collezionati) avanza la propria candidatura al ruolo di outsider della serie B: in cui questo gruppo avvolto sin qui dallo scetticismo dovrebbe essere penetrato con la mentalità giusta. Oltre che con gli argomenti necessari: umiltà e motivazioni comprese.