mercoledì 19 settembre 2012

Grottaglie, un passo avanti. Ma non esageriamo

La Coppa e l'ammissione al terzo turno, forse, aveva rincuorato la squadra. E, con essa, la piazza: già.preparata psicologicamente ad un'altra stagione avventurosa. Ma il campionato, che parla una lingua diversa, ha riconsegnato il Grottaglie alle fatiche temute e alle ansie che competono ai meno dotati. Doppia caduta: prima in casa, con il più esperto e solido Campania (prestazione povera, sbiadita), poi in casa dell'attrezzatissimo Matera di Favarin (ma questa ci può stare e ci sta tutta: l'abissale differenza di caratura non è solo un'opinione). Quindi, ancora in casa, proprio domenica scorsa, ecco un primo sorso di ottimismo. E il primo punto. Conquistato contro il Bisceglie, non un avversario qualsiasi. Un Bisceglie che, in verità, spreca tanto e che, ad un certo punto, rischia persino di perdersi, malgrado la prestazione interessante dei suoi avanti (Di Ruocco, Genghi, Di Rito, più Moscelli e Doumbia, entrati più tardi). Il Grottaglie replica come può, affidandosi alla velocità, alle ripartenze e al suo estremo difensore, che rimedia in qualche occasione. Ma, sostanzialmente, sembra lievitare. Ovvio, passare in vantaggio (Radicchio) ad un quarto d'ora dalla fine del match e poi lasciarsi raggiungere appena tre minuti dopo infastidisce un po'. Il pareggio, però, è una buona notizia e può essere persino considerato come un incoraggiamento. Poi, magari, al novantesimo il tecnico Casu lamenta l'occasione perduta, rivendicando una vittoria sfumata. Dimenticando, tuttavia, la mole di lavoro dell'avversario (almeno cinque, sei azioni da gol imbastite). Il tecnico, del resto, anche a Matera si era ramaricato («Altri cinque minuti e avremmo pareggiato»). Chissà. Tra la parole e la realtà, però, i conti non tornano. E chi segue con attenzione il percorso del campionato non si lascia abbagliare. O fuorviare. Le difficoltà, è vero, si ostacolano anche accrescendo il morale della truppa e dell'ambiente. Illudendosi, perchè no, di quello che può tornare comodo. E certe considerazioni, addirittura, possono allontanare gli spettri, per un po'. Ma varcare la soglia dell'opportunità, talvolta, è antipatico.