lunedì 3 settembre 2012

Martina, partenza veloce

Fabio Mangiacasale è già nelle condizioni migliori. E, forse, questa è la sua giornata. Si capisce subito: calcio d'inizio e gol. Martina in vantaggio. Il Foligno ci rimane male. Anzi, assorbisce faticosamente lo choc e si irrigidisce. I suoi big non entrano in partita, la manovra ne risente. Mangiacasale, poi, continua a far paura: fuga di settanta metri e palo. La formazione di Di Meo, secondo tecnico della stagione in Valle d'Itria, comincia così a disporre del campo e della partita, dopo aver lasciato qualche minuto di iniziativa poco convinta agli umbri. Mangiacasale, intanto, bissa l'acuto personale e la partita sembra già consegnata agli archivi. Il Martina accarezza anche la terza rete: si esprime con l'intensità propria della formazione robusta, solida. E anche Del Core, che è il singolo da cui ci si attende qualcosa in più, riesce a capire abbastanza presto il match e, con esso, il ruolo e la posizione che deve ritagliarsi. Tutto bene, benissimo: il nuovo esordio tra i professionisti è soddisfazione pura. Ora, nella ripresa, Fiorentino e soci possono gestire agevolmente il risultato. E ci riescono pure bene: il Foligno, che pure modifica qualcosa (negli uomini e nell'atteggiamento tattico) è ancora un po' intontito e, dunque, non si soffre affatto. Però, il ritmo si abbassa. E qualche metro va ceduto, obbligatoriamente. La tenuta atletica, contestualmente, si affievolisce e il Foligno rapre la gara. Da qui in poi, allora, occorre digrignare i denti, sudare. Anche perchè il Martina rimane in dieci (espulso Bagaglini) e, successivamente, in nove (fuori anche Scarsella). Finisce nell'apprensione, ma finisce: con tre punti incassati al primo colpo. E, magari, con la consapevolezza che non tutto è ancora a posto. La vittoria larga e piena, tuttavia, avrebbe potuto fuorviare i commenti e, quindi, illudere qualcuno. E' andata, dunque, benissimo così: sotto ogni punto di vista.