martedì 12 gennaio 2010

Brindisi, ripartenza con polemiche

Il pareggio della rabbia. Delle attese defraudate. La gente che tifa estremizza e condanna il suo Brindisi che pareggia a casa del Noicattaro, alla ripresa del tragitto. Troppo poco, evidentemente. Perché serve di più. Vero. In virtù di un organico migliore. E di ambizioni più alte. La contestazione a fine match, è dura. E va, però, al di là del consentito. Molto al di là. Roba da cronaca nera. Finendo per aggredire (non solo verbalmente) e impaurire una squadra già di per sè confusa. Che, appena deve decollare, rimane sulla pista, con i motori accesi. Silva è sentitamente invitato a sloggiare. E la società a rivedere qualcosa: e, peraltro, a mercato di riparazione ancora aperto, si può. Eppure, va considerato che il Brindisi, così com’è, è sempre lì. In agguato alla zona playoff. E chi conosce le cose della quarta serie sa che è importante rimanere a rimorchio delle prime o, comunque, nella zona di attracco agli spareggi finali, almeno sino alla primavera. Quando cioè, si definiscono le situazioni. Meglio esserci, piuttosto che apparire soltanto. E avvelenare l’ambiente con imboscate e inseguimenti non serve. Come la reazione della famiglia Barretta (minccia di disimpegno) conferma. Anzi, il clima rovente è controproducente. Soprattutto in una piazza che non ha ancora imparato a gestirsi, emotivamente. Anche se certi dettagli del passato dovrebbero aver insegnato qualcosa.