domenica 17 gennaio 2010

Il crudo risveglio del Gallipoli

Il risveglio è crudo. E dolorosi sono i quattro gol dell’Ascoli. La caduta del Gallipoli sul terreno di casa (salvato dalla prima rata riparatrice: continuare a giocare a Lecce si può, basta pagare) è sonora nel risultato e fastidiosa nelle argomentazioni che lo seguono. La gente di Giannini, semplicemente, non si vede. E si affaccia appena sulla partita solo quando lo score è largamente compromesso. L’ultimo impegno stride con la prestazione precedente e, allora, gli osservatori cominciano a chiedersi se questa squadra non abbia peccato di presunzione: nell’approccio tattico e in quello mentale. Più semplicemente, la regolarità non è una qualità di chiunque, in serie B. E il livellamento dei valori non aiuta a comprendere: oggi premiando uno e domani un altro. Ma, sicuramente, il cammino verso l’obiettivo (chè sempre quello, indovinate quale), pretende umiltà e personalità, soprattutto nei momenti in cui tutto sembra scorrere felicemente.