giovedì 28 gennaio 2010

All'improvviso, un altro Francavilla

Poco più di mezz'ora è sufficiente. E, da lì in poi, il successo è archiviato. Mai in discussione, limpido. Il Francavilla straccia la seconda espressione del calcio beneventano, che non dimostra nè troppa forza, nè aggiunge molto coraggio alla sua prova opaca. La gente di Francioso cerca di capire la partita. E, poco dopo, affonda. Una volta, due, poi tre. Il quattro a zero, invece, arriva nel finale, dopo che Malagnino ha anche sperperato una conclusione dagli undici metri. Il Forza e Coraggio termina in nove e paga (anche, ma non soprattutto) l'espulsione di Salvati, a primo tempo ancora in corso. Ma in campo c'è un Francavilla ostico, che non lascia nulla ai sentimenti altrui, trascinato da Ferrari (una marcatura su calcio piazzato, quindi altre due punizioni che vengono tradotte in rete prima da Maraschio e poi da Paglialunga). Un Francavilla veloce e sveglio, che pretende da se stesso. Determinato. Che non tradisce, questa volta. Che s'inventa un pomeriggio importante. Un pomeriggio che trascina, paradossalmente, nuovo rammarico. Per quello che è accaduto a Pisticci, per esempio, dieci giorni prima. Oggi più di allora, quelli persi in Lucania sembrano punti pesantissimi. E, se dovessero condizionare davvero, più avanti, diventerebbero amarissimi.