domenica 10 gennaio 2010

Pari col Sassuolo, De Canio piccato

«Il girone di andata del Lecce è eccezionale. Per quanto mi riguarda, almeno». I toni di Gigi De Canio, nella sala stampa di Modena, seconda casa del Sassuolo, sono piccati. E l’impressione è che il trainer materano non sia troppo disposto a dialogare. O, comunque, ad approfondire. Sintomi che lasciano pensare ad un allontanamento concettuale tra il coach e qualche ambiente cittadino, evidentemente convinto della superiorità incontrastabile di una squadra che, a metà del cammino, è la più redditizia della seconda serie. E che, proprio in Emilia, ha saputo conquistare un punto che pesa: passando in vantaggio, senza però gestirlo sino alla fine. «Ma non ci siamo accontentati», aggiunge De Canio: come a difendersi da ciò che potrà essere detto. O pensato. Come a voler puntualizzare preventivamente. Come a voler prendere le distanze da qualcuno o da qualcosa. «Sono un uomo di calcio e conosco le insidie della serie B». E, anche per questo, fa bene a mostrarsi soddisfatto: ne ha facoltà, del resto. Come avrebbe facoltà di diffidare di certi mormorii, se ce ne fossero davvero: gli stessi mormorii che hanno minato la strada del Lecce più volte, nel tempo. Complicando il progetto di rinnovamento della società. Obbligata sempre e comunque a distinguersi: anche se, nell’ambiente, dietro ai sussurri, convivono troppo spesso apatia e freddezza.