giovedì 7 gennaio 2010

Il Bari spazza i timori

Guardandoli da fuori, il Bari e l’Udinese possedevano un passo diverso, idee differenti. Di qua, la meticolosità del metodo e il rigore dell’applicazione, il mutuo soccorso e la chiarezza d’esposizione. Di là, la manovra sgualcita e livello minimo di tensione, il depauperamento dell’identità e lo sgranamento collettivo. Risultato inequivocabile: il Bari di Ventura supera un nuovo ostacolo, allungando la serie felice. Dimenticando le apprensioni sgorgate da un mese di inattività e i timori (giustificabili) seminati dal trainer alla vigilia del primo match del duemiladieci. Due a zero e altra euforia da immagazzinare. E, perciò, da metabolizzare. Il tecnico, non a caso, parla già di prova di maturità: e il riferimento va alla prossima trasferta di Firenze. Esame che non sarà l’ultimo, tuttavia: perché questo è il destino di chi si ritrova a lottare con i migliori senza averlo previsto. Destino, però, niente affatto sgradevole. E poi, se i timori di Ventura torneranno a galleggiare, non dispiacerà a nessuno. Significherà che tutto procede bene. E che il Bari avrà imparato a gestirsi oltre i novanta minuti.