martedì 5 gennaio 2010

Profumo di Barba

«Potrei riacquistare il Gallipoli, a fine stagione. Purchè, prima di avviare qualsiasi trattativa, venga onorato il debito (tre milioni, ndr) che ancora vanto nei confronti dell'attuale società». Così parlò Vincenzo Barba, il padre del progetto serie B, uscito dal palcoscenico quasi senza accorgersene, in un'avvampata estate neppure troppo distante. E, adesso, di nuovo sull'uscio: proprio quando si moltiplicano certe voci di una difficoltà gestionale su cui si starebbe arenando il nuovo proprietario del club, D'Odorico. Voci talmente solide da consigliare il padre del nuovo patron ad arginarle con un intervento robusto e, sembra, anche chiaro. Comunque, vada, però, il Gallipoli sembra godere di spalle coperte: perchè, appunto, Barba è di nuovo in queste contrade. Non sappiamo quanto casualmente: ma con l'inesprimibile voglia di rientare. A conferma delle impressioni raccolte tra le note di cronaca di agosto: quelle che hanno travolto un uomo in cerca di sostegno, ma intensamente legato alla sua creatura. Che mai avrebbe voluto abbandonarla. E che mai avrebbe pensato di essere costretto dalla veemenza degli accadimenti a ritrovarsi fuori dalla porta. Prima vittima di un gorgo misterioso da lui stesso innescato.