domenica 9 maggio 2010

Bari, davanti solo il domani

Pratica archiviata. Da tempo. E, davanti, solo il domani. Il Bari chiude il suo campionato oggi, ad Udine. E si ritrova un vuoto. Quello lasciato dal direttore sportivo: Perinetti se n’è andato a Siene, lasciando qualche venatura polemica e qualche domanda inevasa. Che, forse, sarà colmata dalla conferenza stampa di commiato, chissà. Però, è evidente che Perinetti va via senza troppo disperarsi e che la società ha accettato la decisione: agevolando, anzi, il suo ormai ex operatore di mercato nella soluzione della trattativa con il club toscano. E qualcosa, questo, significa: che, magari, i tempi del divorzio erano abbondantemente maturi. E improcastinabili. Punto e a capo, quindi. Si apre un capitolo nuovo. Con un nuovo manager. E, auspichiamo, con lo stesso spirito che ha accompagnato gli ultimi due anni di calcio in riva all’Adriatico: durante i quali il club di via Torrebella ha scelto di affidare le sue ambizioni, sul campo, a gente motivata, non semplicemente di passaggio, possibilmente giovane. Giocando (e vincendo) qualche scommessa. Facendo quello che molti club virtuosi fanno: puntando sulla qualità e sulla freschezza, valorizzando la merce non ancora largamente pubblicizzata. In attesa di vedersi piovere i frutti. La strada, cioè, è segnata. E, in fondo, un nome può valere un altro, se il progetto è solido. E, soprattutto, se il vertice crede nel progetto. Per davvero. E sino in fondo.