mercoledì 5 maggio 2010

Foggia, il traguardo è abbastanza vicino

Il Foggia, a Cava, si cautela e si difende bene: un pareggio, talvolta, è molto più di qualcosa. Soprattutto se basta a mantenere il vantaggio su chi insegue. Cioè, l’Andria e il Ravenna, che proprio domenica si incrociano tra loro. E che, dunque, potrebbero consegnare alla gente di Ugolotti il passaporto per la permanenza diretta. Purchè, ovviamente, i dauni non perdano allo Zaccheria con la Spal, non ancora immune da pericoli. Però non è mai troppo saggio arrampicarsi sulle difficoltà altrui: e, allora, Mancino e compagni dovranno mirare necessariamente al successo: quello sì pienamente gratificante. E privo di vincoli aritmetici. Successo che l’ambiente, sin da ora, non sembra affatto disposto a discutere. Proprio così: c’è aria nuova, attorno al Foggia. L’umore è alto. E la fiducia sembra tornata. Assieme al concetto di continuità che si è caricata la squadra nel momento decisivo. Rassicurandola, irrobustendola. Le certezze, tuttavia, non esistono. E, innanzi tutto, non è questo il campionato delle verità assolute: in Capitanata dovrebbero averlo capito da un po’. L’eccessiva sicurezza, anzi, potrebbe disorientare. E fuorviare il Foggia: rifiorito solo con impegno e concentrazione. Due elementi sbocciati tardi. E che non vanno dispersi proprio all’ultimo chilometro.