lunedì 10 maggio 2010

L'inaffidabile Foggia inciampa davanti al traguardo

Quello che non doveva accadere, succede. Il Foggia inciampa malamente e lascia la strada libera alla lucidità della Spal. Zero a tre, in casa, è uno score pesante. E dice della prestazione degli uomini di Ugolotti: spenti, molli, senza ardore. Come se la questione salvezza non li riguardasse più. E, invece, la sconfitta significa playout. Da affrontare prima in Abruzzo (a casa del pescina) e poi in casa. Il pareggio dell’Andria e del Ravenna, che si incrociano tra loro, non serve. O meglio: serve solo al Ravenna, ora fuori dalla mischia e già in vacanza. Qualcosa ci dice che certe atmosfere potrebbero aver influito: in Capitanata tutti, ma proprio tutti, consideravano scontata il successo sulla Spal e la permanenza. No, vincere non è mai un diritto divino. E la supponenza, quasi sempre, si paga. La paga, poi, il Foggia: una squadra, cioè, mai baciata dalla regolarità, che ha vissuto sino alla fine sul precario equilibrio dei suoi umori. Praticamente perfetta quando c’è da sconfessare quanto di buono o di cattivo è stato costruito. E, per questo, profondamente inaffidabile. Pessime notizie, in proiezione playout.