mercoledì 12 maggio 2010

Monopoli, ultimo chilometro con polemica

La notizia è che l’Igea, avversario di turno, gioca regolarmente. Dopo tre settimane di silenzio assoluto. Con la volontà e la dignità dei suoi giovani. Con l’orgoglio raccolto nel campo dolente del suo dramma sportivo. Con il pudore di quanti possono coprire poche falle, ma non l’emorragia. Per ribellarsi alla bruttura della radiazione. La partita del Monopoli, tuttavia, è una recita trascinata dalle esigenze di calendario e di regolamento. Non esiste il confronto, contro i ragazzini di una squadra, quella siciliana, già retrocessa. Non c’è confronto (finisce quattro a uno, risultato assolutamente ininfluente sulla classifica) e neppure un senso profondo. Ma, sugli spalti, prima che il campionato finisca, si agita molto malumore. La frangia più estremista della gente che tifa apostrofa robustamente il coach Chiricallo, macchiatosi del paccato di aver allestito, la settimana prima, una formazione di ripiego contro uno dei rivali di sempre, il Barletta. Sinceramente, la contestazione appare esagerata. E, comunque, ufficializza il divorzio tra il tecnico e il club. Che, si dice, avrebbe riallacciato i rapporti (interrotti bruscamente, non troppo tempo fa) con Pino Giusto. La novità un po’ sorprende, ma fa niente: nel pallone, è vietato meravigliarsi. Ma, dalla società, da qui in avanti sarà lecito attendersi - come gridava la curva – un progetto chiaro. Che, aggiungiamo noi, potrebbe finalmente pensare di appoggiarsi ad una conduzione tecnica duratura, capace di superare i quattro o cinque mesi entro i quali sono ormai tradizionalmente costretti a lavorare gli strateghi del Monopoli.