giovedì 25 novembre 2010

Barletta, pari con polemiche. E i problemi di sempre

La superficialità dell’informazione delle televisioni generaliste non inganni: il Barletta che si lamenta (giustamente) delle decisioni arbitrali e che si ferma davanti al Viareggio (zero a zero al Puttilli) è fondamentalmente deludente. Nel fraseggio, nelle idee e nei dettagli di una partita moscia che, però, proprio al novantesimo si infiamma. Quando, cioè, Lucioni scatta su un lancio di Bellomo, direttamente su calcio piazzato, intervenendo per quel che basta: quello che può essere considerato il gol di una vittoria assai sofferta, tuttavia, viene invalidato tra polemiche feroci e dubbi densi. Tutto sembra regolare, ma non basta: svicola persino lo storico aplomb di Sciannimanico, critico assai con il bolognese Benassi, giudice di gara. Il match, sul quale l’intero ambiente riponeva estrema fiducia, rimane così tra le maglie della rabbia impotente. Anche se un punto diventa sufficiente per abbandonare l’ultimo gradino della classifica, lasciato alla superpenalizzata Cavese. Ma, forse, uno score diverso avrevve finito per deviare o per devitalizzare il concetto che, in realtà, continua ad agitarsi sul fondo: il Barletta deve faticare ancora duro, per trovare gli equilibri e le caratteristiche necessarie per centrare la salvezza. Come la rapidità e l’aggressività, due qualità che - di solito - assistono i meno dotati dal punto di vista tecnico.