martedì 30 novembre 2010

Lecce-De Canio, divorzio scongiurato

I rapporti si rompono. E, se si ricompongono, rimangono sempre i segni. E’ sempre così: inutile avventurarsi a dichiarare il contrario. E i rapporti tra Pierandrea Semeraro e Gigi De Canio, presidente e coach del Lecce, si erano deteriorati da un po’. Un po’ di stizza, tempo fa, era stata accantonata: per convenienza. Ma le divergenze sono riaffiorate: nuovamente, pubblicamente. E tutte assieme. Ravvivate, è sicuro, dal fuoco delle difficoltà, dalle avversità di una classifica diventata di nuovo amara, dallo scadimento verticale di una squadra che, parole del numero uno del club, approccia male ogni partita, entrandoci troppo tardi. E che, sistematicamente, deve rincorrere un risultato scomodo. Negli spogliatoi di Cagliari, immediatamente dopo l’ultima sconfitta (tre a due, partendo dal tre a zero), Semeraro e De Canio si sono confrontati. Duramente, dicono i bene informati. E l’allenatore materano, già allontanatosi dalle lunghezze d’onda del club, si è dimesso: senza pensarci eccessivamente. Non presentandosi neppure davanti alle telecamere. Poi, il presidente ha congelato la decisione: ripromettendosi di esaminarla più avanti, con animo più sereno. O meno alterato. Per poi respingere ufficialmente il disimpegno del tecnico ventiquattr’ore dopo. Il Lecce e De Canio, cioè, proseguono insieme. Almeno per qualche settimana ancora: perché, ovviamente, saranno soprattutto i risultati a determinare le scelte e il destino dei protagonisti. Risultati che non nascondono il calo - tecnico, ma anche caratteriale - del Lecce. Che, da qui in avanti, non potrà più disporre di alibi robusti. Né di una dote duratura di fiducia. Discorso che vale per la squadra e, evidentemente, per l’allenatore. Salvato, ci piace pensare, soprattutto da un progetto sportivo già avviato e che il club intende continuare a coltivare. Nonostante le incomprensioni, la classifica scomoda e un rapporto un po’ consunto. Con il quale, però, necessiterà di nuovo confrontarsi, prima o poi.