mercoledì 3 novembre 2010

Bari, buio profondo

«E’ un momento che gira così». Che gira male, cioè. Amarezza e realismo firmato Ventura, sùbito dopo la nuova caduta del Bari, ancora in casa, di fronte all’Udinese. Udinese che ci mette abbastanza di suo, sfruttando pure l’esplicita inconsistenza di un avversario senza più coordinate. E che sembra aver smemorizzato automatismi, abitudini e applicazioni. Riscoprendosi vulnerabile, debole, svuotato. Nei singoli e, ovviamente, nel collettivo. Nella testa e nelle gambe. Come più di qualcuno sottolinea dal di dentro. E sì, perché l’Udinese di domenica è lucidissima e ordinata e il Bari no. E poi perché la formazione di Guidolin corre il doppio. Ecco, a proposito, un particolare da non sottovalutare. E un indizio sul quale ricostruire. Confidando in quell’atteggiamento focoso e combattente che dovrà sorreggere la gente di Ventura, da sùbito. Il clima, del resto, è cambiato: e occorrerà farsene una ragione. Provando a pensare che, magari, non si tratta solo di un momento un po’ così. Oppure che certi momenti possono allungarsi, malignamente E incancrenirsi.