lunedì 17 ottobre 2011

Derby angusto, il Brindisi crolla

E' vero: mancava, dietro, un centrale di impeto e di esperienza come Taurino. E poi, davanti, gente come D'Amblè e Galetti, sistemato in panca e poi entrato nel derby a risultato spacciato. Ed è vero pure che il Martina rompe gli equilibri proprio sùbito, dopo appena tre minuti, consegnando al campionato un'altra partita. Ma il Brindisi, onestamente, ieri ci ha deluso. Molto. Senz'anima, senza cuore, senza grinta, senza soluzioni. Destinata alla sconfitta, senza opporre resistenza, la formazione di Boccolini affonda in Valle d'Itria, salvando l'onore (gol di Guadalupi, uno sprecato per la serie D, sullo zero a cinque) solo perchè Leuci, guardasigilli di casa, fa di tutto (ma davvero tutto) per concederlo. Traballa la difesa: sulle corsie laterali (dove maturano i due penalty trasformati da Picci e dove il Martina si guadagna un altro calcio di rigore, che però il direttore di gara non si sente di concedere, sul tre a zero) e al centro. Non punge l'artiglieria: Prisco è solo, Mignogna è altrove, Greco non può incidere. E diventa insufficiente anche il lavoro della linea mediana: anche se Kettlun assicura per un tempo un po' di quantità e nient'altro, Guadalupi qualche inserimento e Stabile un po' di movimento. Cancellate, appena sette giorni dopo, le belle parole spese sul carattere del Brindisi, che aveva superato in rimonta la Viribus al Fanuzzi. Mentre nuovi dubbi spengono gli entusiasmi. Evidentemente, l'intelaiatura necessita di correzioni, a dicembre. Anche se, prima di tutto, il coach dovrà operare sullo status psicologico della squadra. Ammaccata e in crisi di crescita.