martedì 18 ottobre 2011

Il Martina ritrova il gioco e corre

Se il Brindisi s'ingolfa, nel derby il Martina riprende a giocare. A far girare il pallone, a verticalizzare, a manovrare. I risultati, dopo un break un po' oscuro, si vedono. E si sentono. La squadra affidata alle cure di Francesco Bitetto dilaga, fino a fermarsi per manifesta superiorità. Nelle operazioni di possesso c'è anche più fluidità, più movimento: gambe e testa. E, probabilmente, non è un caso che l'affermazione convincente coincida con il ritorno al rombo. De Tommaso si sistema quasi subito alle spalle delle punte (Pignalosa e Picci: quatro gol in due in novanta minuti), lasciando Irace (baravissimo) a destra e Memolla a sinistra, mentre Fiorentino protegge la difesa. Chiesa, invece, parte (e resta) in panchina: proprio nel match in cui avrebbe potuto riaccarezzare il proprio ruolo, quello di trequartista. Pagando le ultime opache prestazioni, consumate però sulla fascia, dove non incide. Tra le linee, allora, cambia il protagonista, ma non la resa. Questo Martina, del resto, è un collettivo costruito per produrre calcio, oltre ai punti: e un uomo, in quella posizione, riesce a macinare la quantità di gioco che serve. Ora esiste anche la controprova: Bitetto ne prenderà nota.