lunedì 3 ottobre 2011

Taranto, adesso si può ragionare

Quando non affonda Chiaretti, punge Rantier. Due gol del francese e il Taranto va. Riconquistando, almeno sino al posticipo che attende il Como, la vetta della classifica. Il Viareggio non può opporsi: il divario di forze sembra evidente: due a zero limpido. Ma la formazione curata da Dionigi sembra poter pienamente disporre di se stessa, in ogni situazione. Possiede la personalità per schivare i pericoli e per puntare sempre al risultato. E l'efficacia per inseguire il progetto che si è disegnato. E' un gruppo, un blocco unito. Concede poco (anche e soprattutto a Sorrento, la settimana scorsa, in un confronto delicato, considerata la caratura dei campani) e arriva puntualmente al gol. Sa governare l'avversario e approfittare di un ingranaggio ormai oliato, affidabile. E' una squadra matura, di carattere solido. Approccia ogni gara con intelligenza, praticità, disciplina. Senza stress, senza convulsioni. Infine, l'ultimo match dello Iacovone spiega pure che il Taranto sta velocemente fortificando il proprio processo di autostima. Si sta, cioè, definitivamente appropriando della consapevolezza del proprio spessore. E sta seriamente cominciando a credere nelle proprie possibilità. C'è proprio tutto: adesso, si può ragionare.