giovedì 15 aprile 2010

Bari, giorni di apprensione

Il pericolo è sempre quello. E, spesso, riemerge dal fondo del campionato: una flessione, dopo un tragitto nobile e appagante, può deturpare la bontà del lavoro speso sul campo e dietro le scrivanie. E il Bari un po’ più confuso del solito che s’incrina (anche) a Siena finisce per amareggiare chi si è abituato a sognare. Sgorgano, allora, i mugugni: pure durante la settimana, nel corso degli allenamenti. E, di riflesso, scivola una punta di polemica: persino in certe frasi di Ventura. Che, intanto, si dissocia dalla prestazione della squadra: convincnte nella prima frazione di gioco e assente nella ripresa. Si respira, però, una certa apprensione. Dentro il gruppo e pure fuori, nelle segrete stanze del club. Dove circolano indiscrezioni sul futuro di Perinetti, diesse al quale è fortemente ancorato il progetto della rinascita. E, si dice, anche abbastanza corteggiato: proprio dal Siena, per esempio. Perinetti ha anche commentato: non lacerando il rapporto, ma neppure tranquillizzando troppo l'ambiente. Dicendosi, cioè, disposto a valutare. Non il profilo economico: non è questo il problema, no. Ma la lista dei poteri che gli verrebbero eventualmente concessi. Il direttore, sembra di capire, punta ad una gestione più capillare della parte tecnica. E chiede ampiezza di movimenti. Quindi, di scegliere: le strategie e gli uomini che serviranno a svilupparle. Matarrese, nel frattempo, nicchia. Ma Perinetti, per il Bari di oggi, è un tassello importante. E il presidente ne è consapevole. Anche per questo, oltre che per i meriti acquisiti, reclama fiducia. Non accordargliela, sarebbe un delitto.