giovedì 1 aprile 2010

Ostuni, la salvezza in anticipo

L’Ostuni è salvo, virtualmente. La notizia arriva dal recupero del mercoledì: il tre a due alla Turris trasporta la formazione di Lombardo nove punti sopra la soglia del pericolo, cioè dal Bitonto. Che, a sei fermate dal capolinea, non sono affatto male. L’Ostuni è salvo. Ma, probabilmente, avrebbe festeggiato anche un eventuale pareggio. Quello che sembrava scritto sin dalla prima mezz’ora di gioco. Quello che avrebbe accomodato gli interessi di tutti. Quello che i campani, però, hanno improvvidamente disintegrato con un atteggiamento ingiustificatamente timoroso (meglio ancora: apprensivo). Quello che neppure la cortesia dell’Ostuni, praticamente obbligato a vincere, è riuscito a mantenere. Poco male, tuttavia. Anzi, bene così: il percorso che rimane da affrontare è solo un viaggio di piacere nel mare della tranquillità. Conquistata, per la cronaca, dopo novanta minuti nati nel torpore e nella flemma. E terminati nell’ovazione del pubblico. Il problema, dunque, è risolto. Con abbondante anticipo, malgrado i cattivi presagi della vigilia del campionato e la pessima partenza. E grazie, soprattutto, all’appianamento delle difficoltà economiche del club. Che, se vorrà, potrà adesso programmare senza assilli temporali la prossima stagione. Il tempo c’è tutto. Vantaggio non da poco, per una società che, ancora una volta, non sarà nelle condizioni di poter intervenire sostanziosamente sul mercato. E che, pertanto, dovrà costruire le fondamenta di una nuova salvezza con intuizioni e intelligenza. Cominciando ad operare, magari, sul contingente degli under. Che, in D, fanno e faranno sempre più la differenza.