lunedì 12 aprile 2010

Monopoli, la matematica sfugge ancora

Il Catanzaro, a Monopoli, sviluppa più qualità. E, in virtù della migliore cifra tecnica, edifica (e vince) la partita, con l'unico gol che serve. Zoppicando per soli venti minuti, quelli lasciati alla squadra di Chiricallo dopo il riposo di metà percorso: niente più di un break tra la consapevolezza della propria forza distribuita nel primo tempo e la capacità di reimpossessarsi del match nell’ultimo scorcio. A Lisi e compagni, allora, non resta che rammaricarsi per un paio di occasioni sprecate da Mastrolilli, a risultato già svantaggioso. Non era questo, peraltro, il match più indicato per mettere assieme i punti che avrebbero condotto alla permanenza aritmetica: ma l’approdo alla salvezza certa sfugge di nuovo. Questo è il dato: che solo la barriera di sicurezza quasi inalterata dalle quint’ultime (Scafatese ed Isola Liri, che pareggiano il confronto diretto, riducendo il disavanzo a cinque punti) riesce a stemperare. Il Monopoli, al di là dello spessore dell’avversario, non è tuttavia il miglior Monopoli. Anche se, da principio, tende a giocarsi la partita, a velocizzare la manovra. E, comunque, a ripartire: e sì, perché l’iniziativa (e, più tardi, il governo della gara) resta tra i piedi degli ospiti, settanta minuti su novanta. No, non è il miglior Monopoli e quell’approccio brioso del secondo tempo non basta a colmare la differenza di qualità e caratura tra la viceleader del girone e una squadra che attende solo di poter festeggiare il traguardo minimo, che poi è esattamente quanto avrebbe voluto festeggiare ancor prima di cominciare l’avventura. Traguardo ancora vicino che, però, va ancora guadagnato, sul campo: magari senza attendere le esitazioni altrui. Questione di forma, innanzi tutto. E di sostanza, pure: anche perché occorrerà capire da dove ripartire, la prossima estate. E su chi continuare a fare affidamento.