sabato 11 dicembre 2010

Barletta, obiettivo serenità

Il Barletta anticipa oggi, a Roma, in casa dell’Atletico, formazione che non brilla più, ma che possiede nomi e numeri per ristabilire gli antichi equilibri. E, a Roma, si gioca molto della credibilità recentemente conquisata. Inutile sottolineare quanto la caduta (rovinosa: e non solo sotto il punto di vista del risultato e della classifica) di domenica scorsa, al Puttilli, di fronte al Lanciano, abbia inficiato sul profilo psicologico del gruppo, troppo morbido nelle fasi cruciali del match e, di conseguenza, delegittimato dal pubblico. E inutile evidenziare quanto abbiano influito sulla squadra le polemiche trascinatesi per una settimana intera. Durante la quale la gente che tifa ha riversato rabbia e accuse sull’italovenezuelano Margiotta, l’artigliere che avrebbe dovuto guidare il Barletta verso la tranquillità e, adesso, diventato il simbolo dell’involuzione. L’attaccante, contestato da almeno un mese, è ufficialmente considerato il primo dei colpevoli: per i riscontri ottenuti e per gli atteggiamenti in campo. La frattura sembra, giorno dopo giorno, sempre più netta. E la folla, in questi casi, non perdona. Non è un inconveniente da poco: perché, innanzi tutto, minaccia la serenità di un organico che, invece, necessiterebbe di sostegno, oltre che di puntelli tecnici. E poi perché pone in un angolo la società, ora costretta a indovinare un’altra soluzione. Difficile immaginare un riavvicinamento tra le parti e la permanenza di Margiotta a Barletta. Il punto di non ritorno è toccato. Le attuali condizioni climatiche non promettono niente di buono. E un eventuale pomeriggio romano della punta in panchina ancora meno.