mercoledì 22 dicembre 2010

Rastelli e il Brindisi, si è rotto qualcosa

«Prestazione indecente»: Massimo Rastelli, al novantesimo, è onesto. Con la gente che tifa e con se stesso. E irritato: niente affatto velatamente. Con la società, che gli avrebbe prospettato uno scenario diverso, e – ancora una volta – con se stesso. Per aver accettato la panchina del Brindisi con eccessiva disinvoltura. Ma il danno è già procurato e, adesso, conviene limitare le conseguenze. Abbandonando l’incarico, per esempio. Il coach, in questi giorni, ci penserà. E deciderà che fare. Comunque vada, però, il rapporto con Galigani sembra deteriorato, sin da adesso. Chi conosce il presidente, del resto, sa che non ama le frasi non concordate. Tanto che è già scattato l’ingranaggio del silenzio-stampa. Rastelli, tuttavia, è apparso davvero scoraggiato. Il pari interno con la Vibonese, domenica, ha amplificato il disagio della squadra. Confermandogli che i limiti sono ingestibili. Non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello ambientale. Dirigenza e giocatori mal si sopportano: si sapeva da tempo, adesso è più che palese. Il problema, chiaramente, è profondo: i dipendenti pretendono la corresponsione degli stipendi e la proprietà, di contro, rivendica non si capisce bene che cosa. Il Brindisi, per la cronaca, è stato in messo in mora da qualche elemento di un elenco di disponibili particolarmente corposo. E chi si occupa di pallone sa come si evolvono certe situazioni: con attriti infiniti e polemiche corrosive. Che si abbattano inevitabilmente sulla classifica. Ovvio, Galigani sa navigare in queste acque bollenti. E l’esperienza non gli manca. A Taranto, Trapani, Avezzano e in altre piazze è accaduto qualcosa di simile. Anzi, a Potenza, l’anno scorso, anche qualcosa di più grave. Ma, poi, sono i giocatori che calpestano l’erba e che, alla fine, determinano il peso di un collettivo. E, soprattutto, ci sono i contratti che scrivono le regole. A proposito: come se non bastasse, spunta un altro ostacolo, quello delle scommesse. Proprio la società adriatica ha allertato gli inquirenti: la grande quantita di puntate sul pareggio tra Brindisi e Vibonese è quanto meno sospetta. Anche questo particolare, peraltro, sembra avvicinare la situazione attuale del Brindisi a quella del Potenza dell’anno passato: Galigani, evidentemente, non vive un periodo fortunato. Di più: la gente della curva è in agitazione e chiede le dimissioni del vertice del club. La posizione personale di Rastelli, allora, va persino compresa: «Qui – detta - è tutto da rifare. C’è bisogno di gente motivata, di entusiasmo. E due mesi fa le condizioni che mi portarono sulla panchina del Brindisi erano altre». Il coach si è pentito della scelta: riflettere (o informarsi), certe volte, è fondamentale.