venerdì 17 dicembre 2010

L'ultima scommessa di Carrano

Angelo Carrano è un ragazzo di settant’anni e sette mesi che non sa allontanarsi dal suo universo privato, quello del pallone. Allena, più o meno, da trentacinque stagioni e ancora non si è stancato. O, più semplicemente, ancora non si è arreso. Con il tempo, ha dovuto ridurre pretese e ambizioni: accettando di scivolare persino in Eccellenza (a Massafra), pur di continuare a sedere su una panchina. Dopo aver calcato le zolle della serie A e della B (da mediano: nel Bari, nel Parma) e della C e della D (da tecnico: vincendo sei campionati). Una proposta, cioè, la vaglia sempre: qualunque sia. E, se è il caso, si cala nel cuore del problema. Come questa volta. Carrano, dopo un break di un anno, torna al suo mestiere di sempre. Provando a centrare un obiettivo quasi disperato: salvare il Francavilla di Distante. Francavilla significa panchina vicino casa, anche di serie D. Ma pure squadra totalmente rivoluzionata, giovane e tecnicamente non eccelsa. Traducendo, una scommessa. Che il coach tarantino, ovviamente, crede poter vincere: puntando sull’entusiasmo di sempre e sull’esperienza. Ha già seguito la squadra, a Gaeta (sconfitta nelle battute finali), ufficiosamente. E lasciando il ruolo di responsabile tecnico al suo secondo, Saponaro. Ma domenica, nel derby con l’Ostuni (a proposito, è un ex), potrebbe debuttare ufficialmente. Magari con un successo, utile a immagazzinare morale. Comunque vada, però, nessuno vorrà disconoscere a Carrano due qualità, che lo accompagneranno sino alla fine del mandato: la volontà (e la capacità) di rimettersi in gioco e, soprattutto, il coraggio di affrontare l’avventura. Auguri, maestro: ne avrà bisogno.