martedì 27 settembre 2011

Bari, c'è solo il risultato

La seconda vittoria del Bari arriva esattamente dove arrivò la prima, cioè a Modena, che è pure la casa del Sassuolo. Ed è un successo che si fa trascinare dai calci di rigore, assolutamente fondamentali per sorridere: Marotta ne trasforma due, sollevando la rabbia degli emiliani, che contestano con forza. Senza, con questo, promuovere pienamente la formazione di Torrente: rinfrancata dal risultato, che potrà aiutare a vivere e lavorare meglio, ma non ancora guarita. Malgrado il successo arrivi, oltre tutto, in inferiorità numerica (Forestieri si fa cacciare). Onestamente, le decisioni del direttore di gara influiscono pesantemente su un match in cui il Bari conferma, tra gli altri, i disagi di una condizione atletica tuttora insufficiente (l'avversario, quando serra i ritmi, lo costringe ad una fase di non possesso affannata). Però, se non altro, la squadra acquista più considerazione di se stessa, compiendo un passo avanti nella ricerca di una propria identità definitiva. L'entourage adriatico, tuttavia, fa bene a non celebrare eccessivamente i tre punti: segno che, negli spogliatoi e dietro le scrivanie, il realismo è moneta corrente. E che certe dichiarazioni affrettate del passato recente hanno impartito la lezione.