domenica 18 settembre 2011

Torrente è vicino al bivio

La Nocerina non è il Padova. Il Bari, però, è più o meno lo stesso del match precedente. Ed il pareggio che esce dai novanta minuti del San Nicola, complessivamente, lo premia. Mortificando un po’ l’avversario: più tonico, più saldo, più fluido, meglio organizzato. Non un bel vedere, per la cronaca. E, sul fondo, si riversa un supplemento di mugugni. Per una collettivo che non si impone, che non sembra ancora atleticamente reattiva, carente pure sotto il profilo della personalità. Sul Bari, alla fine, piovono i primi fischi, convinti. Troppo presto. Ed è preoccupante. Anche se coach Torrente prova sistematicamente a limitare i danni, professando tranquillità ed elencando le attenuanti che servono. Logico e anche legittimo: perchè una partenza così rischia di piegare i piani della vigilia, tranciando il feeling che il tecnico stava tentando di costruire con la piazza. Ma, alla lunga, la negazione quasi assoluta dei problemi rischia di allontanare i protagonisti dalla realtà, la gente dalla squadra. E di bruciare il bagaglio di fiducia che la tifoseria aveva riposto su un gruppo al quale si chiedeva di dare il meglio e non la certezza della promozione. Senza contare che le parole, da sole, potranno soccorrere al momento, ma non cicatrizzare le ferite. E neppure impermeabilizzare la posizione del tecnico: molto vicino al bivio, purtroppo.