domenica 11 settembre 2011

Bari, il passo dell'incertezza

Il passo dell’incertezza è breve. E il tragitto tra la vittoria di Modena e la sconfitta di Padova, nell’anticipo della quarta giornata, si inasprisce. Il Bari, che oltre tutto arrivava da un altro insuccesso, al San Nicola, di fronte al più sicuro Albinoleffe, è ancora un cantiere aperto. In cui il direttore dei lavori (Torrente) comincia persino a doversi preoccupare del suo proprio futuro. Giurano che, dietro le scrivanie di via Torrebella, non siano particolarmente soddisfatti. E, di certo, non lo è la gente, appena conquistata dagli apprezzamenti del coach su una squadra che avrebbe saputo far divertire. De Paula, come altre volte, non può risolvere tutto senza la complicità di altri. E certe trascuratezze, in fase di possesso, finscono per far inciampare il lavoro di tutto il collettivo: perchè non basta portare la palla tra i piedi per graffiare l’avversario. Davanti, cioè, sembrano nascondersi i limiti più evidenti, anche perchè Forestieri sembra ancora lontano dalla condizione: e non è un caso che sgomiti la possibilità di ricorrere ad una punta di movimento come Corradi, attualmente senza fissa dimora. Si vede di più, invece, Bogliacino, ma la sua posizione (decentrata) fa già discutere. Come fanno discutere le modifiche tattiche allo scacchiere convincente di Modena. Esattamente lì dove è nato l’ottimismo di Torrente: quell’ottimismo che, prima ancora dei problemi reali del Bari, rischia di schiacciarlo. Dopo un solo mese di calcio vero.