mercoledì 15 ottobre 2008

Bitonto, illogica sconfitta

Nessuna sorpresa. La D ci sta abituando ad un ventaglio assai ampio di contingenze. E proprio per questo piace sempre più. La caduta del Bitonto sul campo di casa è parte integrante del cliché. Il raid dell’Ischia anche. Perché chiunque può rivalersi: contro tutti. E persino il risultato inusuale (tre a cinque) può reclamare il proprio diritto di cittadinanza. Nessun problema: il livellamento dei valori spiega tutto. Meno logica, semmai, è la perversa modalità con cui si materializza il passivo sofferto dala formazione di Ruisi: tutte le marcature avversarie nascono da calci piazzati. Particolare che lascia pensare. E tutti i gol degli isolani sono realizzati di testa. Dettaglio che lascia spazio a profonde riflessioni. Le coincidenze sono troppe: e, evidentemente, di semplici coincidenze non si tratta. Diventa, piuttosto, un problema tattico: di cattivo funzionamento dei meccanismi di presidio. Di insufficiente perizia nello schieramento dell’asse difensivo. La semplice disattenzione, a questo punto, c’entra poco. Come la componente fisica: del resto, Formidabile - centrocampista di buona sostanza, autore di due reti - non è affatto un saltatore consacrato. Il risultato, è chiaro, non modifica né il programma, né le prospettive del Bitonto. E non può oscurare più di tanto l’avvio di campionato complessivamente soddidfacente di una squadra varata per raggiungere l’obiettivo minimo. Ma deve obbligare tecnico e giocatori a indagare, a capire.