sabato 18 ottobre 2008

Sette gol di troppo

Cala la tensione. Oppure, cade lo stile. Sette gol subiti contro tre a favore in una gara (di campionato, contro il Matera, a casa propria) sono un incidente di percorso, una lezione isolata, un’eccezione dentro la regola di un campionato rispettoso delle ambizioni. Perché il Francavilla è e resta una debuttante, nel gran ballo della D. Una debuttante che deve pur soffrire e, alla fine, guadagnarsi la permanenza. Senza dannarsi troppo, magari. Ma sette gol subiti contro uno realizzato in un’altra gara (questa volta di Coppa e sempre contro il Matera, però fuori casa, appena mercoledì scorso) sono una disfatta indolore – perché sappiamo quanto conti il torneo tricolore - , eppure ugualmente inaccettabile. Per la società e per la gente che tifa. E poco importa che, in Lucania, Francioso faccia spazio a diversi rincalzi. La formazione presentata, in realtà, possiede le caratteristiche per cedere con assoluta dignità. Quella dignità che, ad un certo punto del match, fugge via. Irritando. E lasciando pensare che il Francavilla non disponga di ricambi motivati e, dunque, utili al progetto. O che troppi elementi dell’organico non siano sorretti da un livello accettabile di concentrazione. Oppure, appunto, di stile. Distribuendo, peraltro, una certa apprensione: che rischia di cancellare la disponibilità del presidente Distante e qualche soddisfazione conquistata qua e là, ma senza continuità. Ma anche l’efficaca di una campagna di rafforzamento equilibrata e l’apporto di quel paio di correttivi decisi a stagione appena cominciata. E, infine, creando un imbarazzo serio al club. Che vorrebbe proprio evitare un’ulteriore sessione di mercato: almeno, fuori dai tempi convenzionali. Giustamente.