domenica 5 ottobre 2008

Ragazzi eccellenti

Dimenticavamo: nel Bari anti-Mantova pressentato da Conte, tra gli altri, sgomitava anche Francesco Caputo, attaccante con fame e possibilità di un domani, arrivato in estate da Noicattaro e affiorato ad Altamura, nel campionato di Eccellenza. Dove non è impossibile inciampare in un nome buono per il futuro: anche se la categoria non è universalmente praticata dal grande pubblico ed è ancora lontana dalle grandi vie di comunicazione. L’Eccellenza dei dilettanti, che proprio dilettanti non sono, cioè un mondo a parte del quale, talvolta, conviene interessarsi. Non si sa mai. Uno spazio che le stesse società affiliate, probabilmente, non sfruttano sino in fondo. Palestra di un calcio che può divenire e che, però, è spesso stritolato dalla corsa agli investimenti, dalla corsa alla promozione, dalla corsa al già visto e sentito (e oneroso). Caputo è un nome come Maiorino. E come tanti altri. Basterebbe leggere tra le righe, puntare. Dotarsi di coraggio: che, pensandoci bene, è poi il requisito essenziale per praticare questo calcio sotto traccia. Cioè, credere nel discorso di prospettiva: che, magari non porterrà risultati tangibili, sùbito. Ma che potrebbe aiutare l’intero movimento a sopravvivere meglio. A proposito, contro il Mantova, il Bari schierava anche De Pascalis: uno passato per Nardò e Fasano. Eccellenza, ovviamente.