lunedì 13 ottobre 2008

Il Noicattaro risorge nell'urgenza

Questa volta vince l’urgenza del Noicattaro. O la disperazione. Vince, soprattutto, l’atteggiamento risparmioso della squadra di Sciannimanico: plasmato dall’attesa, premiato dal vantaggio episodico ed esaltato dalla difesa strenua del risultato. Perde il Cosenza, dopo sei vittorie di sèguito. Malgrado la formazione di Toscano disponga per ottantacinque minuti su cento della gara, indirizzandola. Ma senza controllarla, senza impadronirsene. Dettando il ritmo e le condizioni, ma non lo score finale. Il Noicattaro affiora nella partita teoricamente più infida: perché segna e il Cosenza no. Perché chiude tutti varchi, con precisione chirurgica. Perché dimostra di saper soffrire e perché l’avversario, con il passare dei minuti, si confonde, si demoralizza e smarrisce la strada. Il successo preziosissimo schiarisce l’orizzonte, ma è difficile pensare che risolva tutti i problemi. Del resto, un match particolare per le modalità con cui si sviluppa rimane quello che è: particolare, appunto. E, probabilmente, non fa storia. Invece la storia, quella vera, continua. Il Noicattaro, comunque, ha cominciato a sorridere, ritagliando almeno un po’ di fiducia verso se stesso e verso il futuro. Dove, però, occorrerà anche tentare e rischiare, piuttosto che attendere e speculare. Anche se, spesso, la fiducia fortifica pure l’atteggiamento e la mentalità.